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L’avvento straordinariamente rapido dell’Intelligenza Artificiale sta modificando profondamente il mondo del lavoro, a causa di una corsa incessante alla tecnologia digitale. È necessario ammettere di non essere ancora del tutto preparati ad affrontare tale Rivoluzione, specialmente per quanto concerne l’etica nell’utilizzo di questo progresso.In che modo l’Intelligenza artificiale trasformerà il mondo del Lavoro nei prossimi 10 anni?
Bill Gates, ha iniziato a condividere le sue opinioni sull’argomento, evidenziando come alcune categorie professionali potrebbero essere completamente sostituite dalla AI. L’impatto della tecnologia in settori cruciali e strategici come la scienza, l’istruzione e la medicina potrebbe ridurre la necessita’ dell’intervento dell’intelligenza umana. In questo scenario, ormai già delineato a livello globale, le sfide saranno affrontate e risolte da Mentor digitali gratuiti, spingendo l’ingegno umano a reinventarsi nel collegare le informazioni oppure nello sviluppo territoriale delle professioni, portando servizi e prestazioni in aree precedentemente considerate non economiche.
“Tra un decennio, l’AI renderà gli esseri umani superflui per la maggior parte delle cose.” (Bill Gates)
L’Intelligenza Libera


“E’ qualcosa di molto profondo ed anche un po’ spaventoso…perché sta accadendo così velocemente e non c’è un limite massimo” (Bill Gates)
L’umanità sta correndo dei pericoli?
L’avvento dell’AI dovrebbe rappresentare un’opportunità per ripensare i modelli di produzione e gli standard di vita. Questo perché il futuro richiederà sempre meno braccia ma più competenze ed automazione a valere sui lavori a basso valore aggiunto. La conseguenza industriale sarà ovvia; un aumento in volumi dell’OFFERTA, con una proporzionale riduzione dei costi e quindi dei prezzi per il Consumatore. Ne consegue però che il mondo avrà bisogno di Mercati allargati e sempre più globali per vendere i surplus di Produzione, pena l’avvitamento dei sistemi e delle loro filiere. La chiave di volta sarà quella di governare questa potente leva digitale, per evitare disuguaglianze, scompensi o concentrazione della conoscenza in poche mani.
“A volte, quando si dà potere alle persone, non sempre si va nella giusta direzione” (Mustafa Suleyman – CEO dell’AI presso Microsoft)
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